Il primo exhibit mette a disposizione del visitatore uno specchio e alcuni modelli tridimensionali, che rappresentano "la metà" di un edificio milanese. Appoggiando uno di tali modelli contro lo specchio si può ricostruire l'intero edificio. L'immagine nello specchio insieme al pezzo iniziale costruiscono un edificio identico all'originale... o piuttosto "quasi" identico; spesso infatti la simmetria è solo apparente, perché ci sono uno o più elementi che la rompono e che risultano ben evidenti se si confrontano le immagini "dal vero" riprodotte in uno dei poster della mostra con quelle ricostruite allo specchio. Lo stesso specchio può servire anche per cercare la simmetria in figure piane, come alcuni rosoni delle vetrate del Duomo o dei mosaici romani delle Domus dell'Ortaglia a Brescia: una fessura permette di far scivolare l'immagine del rosone sotto lo specchio, e di cercare se c'è una posizione in cui la mezza immagine, insieme alla sua riflessa, ricostruisce l'intero rosone... o anche di ammirare le figure che si producono in posizioni diverse.

Si può fare un esperimento analogo con due specchi perpendicolari: i modelli tridimensionali rappresentano questa volta "un quarto" di alcuni edifici, e di nuovo, appoggiandoli fra gli specchi, si potrà ricostruire l'intero edificio "quasi" identico all'originale. Allo stesso modo, appoggiando "un quarto" di rosone fra gli specchi si potrà a volte ricostruire l'intero rosone (e a volte no: spetta al visitatore capire quando ciò accade e quando no).

Il terzo exhibit propone invece un esperimento per individuare un altro tipo di simmetria, che non si realizza con gli specchi: in un apposito blocco si possono far ruotare, una rispetto all'altra, due copie della stessa figura e constatare come possa succedere che la figura torni su se stessa anche prima di aver fatto un giro completo. I rosoni delle vetrate del Duomo e quelli dei mosaici romani delle Domus dell'Ortaglia a Brescia offrono di nuovo un magnifico spunto per esplorare queste possibilità.
Una "galleria di immagini" virtuale amplia il numero delle immagini a disposizione e permette di ammirarle raggruppate a seconda del loro tipo di simmetria.

Dopo aver usato la... metà di un monumento (e un solo specchio) e poi un quarto (e due specchi) per ricostruire il monumento intero, proviamo a utilizzare tre specchi e un ottavo del monumento. Non è facile trovare esempi di monumenti che si possano ricostruire in questo modo, perché anche il "sopra" e il "sotto" dovrebbero essere speculari (ogni porta, per esempio, dovrebbe avere la sua corrispondente sul soffitto): eppure abbiamo trovato qualcosa.

Nel percorso di questa sezione si incontra una camera le cui pareti sono quattro specchi; inserendo un disegno nell'apposita fessura si può osservare il risultato: un pavimento che si estende... "all'infinito". A Milano sono tante le pavimentazioni che hanno questo schema di simmetria e che possono essere ricostruite in questo modo, a cominciare dal pavimento del Duomo. Anche sulle pareti di alcuni edifici (in certi punti del Castello Sforzesco, ad esempio, ma anche sui muri di case comuni) si trovano spesso delle decorazioni che si ripetono periodicamente con uno schema che si può ricostruire con quattro specchi.
Non tutte le decorazioni però sono fatte in questo modo, naturalmente: per alcune occorrerebbe una scatola di specchi di forma diversa, e altre ancora non si possono proprio ricostruire con gli specchi; sui poster sono illustrati alcuni esempi fra i quali il visitatore è invitato a riconoscere "qual è l'intruso", cioè qual è il disegno che non si può ricostruire con gli specchi.
Con alcune animazioni interattive possiamo esplorare le diverse possibilità, costruire un mosaico usando una camera di specchi e provare a riconoscerne il tipo di simmetria.

Per vedere la pavimentazione a triangoli rossi e bianchi che si incontra a un certo punto in corso Vittorio Emanuele è stata realizzata una camera di specchi di grandi dimensioni in cui si potrà entrare: il visitatore dovrà scegliere la mattonella giusta, fra le tre a disposizione, per ricostruire la pavimentazione riprodotta nella fotografia.

Un altro tipo di decorazione che si trova frequentemente è quella dei fregi, ossia di disegni che si ripetono periodicamente in una sola direzione. Sette poster propongono una raccolta di esempi, "raggruppati" secondo i possibili schemi che si possono incontrare (che sono sette, e solo sette!). Uno di questi schemi è proprio lo schema di simmetria che si ritrova nelle orme che lasciamo (per esempio su una spiaggia) quando camminiamo con passo regolare; anche gli altri possono essere illustrati da una serie di orme, ma è necessario saltare a piedi giunti, oppure saltellare su un piede solo oppure compiere alcune mosse davvero un po' acrobatiche.
Alcune animazioni permettono al visitatore sia di osservare diversi tipi di fregi, sia di riconoscerne interattivamente lo schema, sia di provare a costruirne di nuovi usando i sette diversi schemi.